martedì 23 gennaio 2018

LA MIA OPINIONE SU: LE OSSA DI ARDAL. VIKING DI LINNEA HARTSUYKER

Buonasera lettori! Dopo un mese di lettura sono riuscita a terminare questo librone, primo volume  di una serie storica ambientata all'epoca dei vichinghi.
Spero che la recensione vi piaccia! Buona lettura ^^

Titolo: Le ossa di Ardal. Viking
Autore: Linnea Hartsuyker
Editore: Giunti Editore
Pagine: 588
Trama: Da quando il padre è morto in battaglia, Ragnvald si è battuto duramente per difendere la sorella e attende la maggiore età per recuperare le terre che gli spettano. Quando il capitano della sua nave tenta però di ucciderlo mentre tornano da una scorreria, Ragnvald capisce che è stato il patrigno a ordire l'agguato. Non è facile avere giustizia nella Norvegia vichinga, dove centinaia di piccoli re competono per un lenzuolo di terra. E se da Ragnvald ci si aspetta che sia disposto a morire per il proprio onore, dalla sorella Svanhild ci si aspetta un buon matrimonio. Non è questo però il destino che lei desidera e quando Solvi, l'acerrimo nemico del fratello, le offre l'opportunità di sfuggire alla crudeltà del patrigno, Svanhild deve compiere l'estrema scelta: famiglia o libertà. Attingendo alle saghe islandesi, Hartsuyker racconta la vera storia di Ragnvald di Møre, braccio destro di Harald I Bellachioma, primo re di Norvegia, e della sorella Svanhild, assetata di libertà in una società in cui al crescere del potere del fratello cresce il valore di lei come pedina politica. Una grande saga che piacerà tanto agli appassionati di storia quanto ai lettori delle "Cronache del ghiaccio e del fuoco".
La mia opinione: Le ossa di Ardal è il primo volume di una serie ispirata a fatti storici realmente accaduti ovvero le dinamiche che hanno portato all’ascesa al trono del primo re di Norvegia.
I personaggi salienti di questa storia sono tre : Solvi, un mercenario dall’infausto passato, Ragnvald un giovane guerriero disposto a tutto pur di spodestare il suo patrigno e Svanhild una donne forte e coraggiosa determinata a difendere la sua libertà.
La storia è ben scritta e dipinge in maniera impeccabile la complessa cultura norvegese, fatta di regole e leggi severe, anche se estremamente brutale.
Una società che, sotto alcuni aspetti, si avvicina alla modernità, ma che conserva ancora il suo aspetto primitivo e selvaggio.
In questa cornice , rude e affascinante,  si muovono i tre personaggi principali legati fra loro da un strano e complesso destino.
Una lettura che non intendo bocciare, ma che non ha soddisfatto pienamente le mie aspettative. Da questo romanzo mi aspettavo una parte fantasy più marcata, ma soprattutto maggiori colpi di scena, mirati a movimentare la vicenda e renderla più accattivante.
Non possono negare che in alcuni momenti la lettura mi ha annoiato rendendomi ansiosa di passare al capitolo successivo.
I personaggi principali sono ben descritti e realizzati, la mia preferita resta indubbiamente Svanhild. Un’eroina, coraggiosa e temeraria, disposta a sfidare la società e la sua stessa famiglia pur di seguire il cuore; la sua avventura è sicuramente quella che mi ha coinvolto di più.
Sostanzialmente una buona lettura adatta a coloro che cercano un ottimo romanzo storico. Peccato, perché con una dose in più di passione, suspance e soprattutto una parte fantasy più evidenziata sarebbe stata migliore e più fluida.

VALUTAZIONE FINALE: TRE FATINE MENO
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Buona lettura
Anita

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