martedì 7 marzo 2017

LA MIA OPINIONE SU: LA BIBLIOTECA SULL’OCEANO DI ASHLEY HAY

Buonasera lettori! Oggi ho preparato la recensione di un romanzo che ho terminato la settimana scorsa. Una storia dolce e amara ambientata negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale che ci parla di un uomo e di una donna segnati da esperienze dolorose.

Titolo: La biblioteca sull'oceano
Autore : Hay Ashley
Editore: Sperling & Kupfer
Dati: 2017, 317 pagine
Trama: In una piccola città affacciata sull'oceano, c'è una biblioteca dove gli abitanti vanno in cerca di pace e di sogni. Affidano le loro richieste ad Ani, bibliotecaria alle prime armi, una giovane donna già segnata da un destino crudele, che le ha strappato un pezzo di cuore e l'ha lasciata sola a crescere la sua bambina. Quell'impiego le è stato offerto per aiutarla ad andare avanti e, se lei ha accettato, è anche un po' per il ricordo che serba della prima biblioteca mai visitata: una sala meravigliosa in cui aveva trovato rifugio in un giorno di pioggia, un luogo solenne che l'aveva incantata. Ora, tra le pagine dei libri, cerca le risposte che non sa darsi da sola e spera di rivivere almeno un briciolo di quella lontana magia. Tra quei vecchi scaffali, anche il dottor Draper vorrebbe ritrovare la sua vita di un tempo, di quando ancora non aveva conosciuto la guerra e il senso di colpa per tutti coloro che non è riuscito a salvare. Mentre il suo amico Roy, che al fronte si è scoperto poeta, vaga alla ricerca delle parole perdute, quell'ispirazione venuta meno proprio ora che è circondato da tanta pace e bellezza. Finché una poesia anonima ricevuta da Ani irrompe in quel tempo sospeso e riavvia il corso di quei tre destini, ormai intrecciati per sempre in un'unica trama.
La mia opinione: Con questo libro ho avuto un rapporto molto particolare e le mie considerazioni sono piuttosto discordanti. 
Da un lato mi è piaciuto, ma dall’altro, ha deluso le mie aspettative.
La storia è incentrata su due personaggi in particolare : Ani, una giovane donna , rimasta tragicamente vedova con una bambina da allevare e Roy, un uomo spezzato dall’esperienza nella guerra appena conclusa.
Attorno a loro ruotano le vite di altri personaggi, meno rilevanti, che non mi hanno lasciato molto per cui mi concentrerò principalmente sui protagonisti principali.
Il tema, affrontato dall’autrice, è indubbiamente forte e molto importante. Attraverso Roy e Ani conosciamo i risvolti della guerra e ciò che lascia nelle persone, ma fondamentalmente il romanzo ci mostra come gli esseri umani affrontano una tragedia e il modo in cui tentano di ricominciare.
Da tematiche di questo genere mi aspettavo grandi emozioni e un gran sconvolgimento emotivo che, purtroppo, non è avvenuto.
La lettura è lineare e piacevole, non è sicuramente un libro da bocciare o che mi ha infastidito, ma non mi ha dato le sensazioni che mi aspettavo.
Lo stile dell’autrice è delicato e ben curato perfettamente adatto ad un libro dove poesia e lettura hanno un ruolo importante.
Il finale è triste e imprevedibile, mi ha decisamente spiazzato, però non ho concordato con le decisioni di Roy ne mi è piaciuta la reazione di Ani ( non svelo altro per non fare spoiler).
Sostanzialmente un romanzo piacevole da cui però mi aspettavo molto di più.

VALUTAZIONE FINALE: 3 FATINE MENO
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Buona lettura
Anita

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