lunedì 17 marzo 2014

LA MIA OPINIONE SU...LA RAGAZZA DAI PIEDI DI VETRO DI ALI SHAW


Buonasera lettori! Eccomi qua con una recensione serale tutta per voi. Pronti per tuffarvi nel magico mondo di  St. Hauda Land ?


Titolo: La ragazza dai piedi di vetro
Autore: Shaw Ali
Prezzo: € 18,50
Dati: 2010, 351 pagine
Editore: Fazi  (collana Lain)


Trama: Succedono cose strane nel remoto arcipelago di St. Hauda Land. Bizzarre creature alate si aggirano, animali albini si nascondono nei boschi innevati, meduse brillano sulla superficie dell'oceano. E, lentamente, Ida McLaird si sta trasformando in vetro... Midas Crook è un giovane solitario che ha abitato nell'isola per tutta la vita e la sua sola passione è la fotografia: catturare la luce, i luoghi, il senso stesso delle cose attraverso l'obiettivo è per lui una reale ragione di vita. Quando incontra Ida, rimane folgorato: la fragilità e la debolezza della ragazza sono disarmanti. Così decide di aiutarla, di proteggerla. Ha inizio tra loro una travolgente storia d'amore, ma il corpo di Ida la sta tradendo: cammina su fragili estremità di cristallo, la sua trasmutazione in vetro pare ormai inarrestabile. Il loro amore è dunque una corsa contro il tempo, mentre sinistri presagi si addensano sul destino della ragazza e la chiave per la salvezza sembra allontanarsi sempre di più. Finalista al Guardian First Book Award e al Costa Book First Novel Award, "La ragazza dai piedi di vetro" è una favola squisitamente triste e una metafora dell'impossibilità di fermare l'attimo

La mia opinione: La ragazza dai piedi di vetro è un romanzo onirico e surreale, in bilico tra realtà e fantasia, nato dalla mente di un giovane autore esordiente.
I protagonisti sono due ragazzi, abitanti di un'isola fuori dal comune, un luogo straordinario dove vivono creature dallo sguardo bianco, farfalle dal corpo di mucca e meduse assassine.
Purtroppo, non tutte le peculiarità di St. Hauda Land sono così affascinanti, alcune persone infatti, si ammalano di una strana patologia che lentamente  le trasforma in statue di vetro.
Una terribile condanna di cui soffre Ida, una ragazza solare e spensierata che ha girato il Mondo, costretta a tornare sull'isola in cerca di un vecchio eremita, l'unico in grado di svelarle la verità.
L'incontro con Midas, un ragazzo timido e insicuro che al contrario di Ida non ha mai abbandonato la sua terra, avviene in maniera casuale e del tutto inaspettata.
Midas è affascinato da quella strana ragazza, dai suoi enormi scarponi e dall'andatura lenta e zoppicante, come se al minimo errore potesse andare in pezzi.
La loro storia comincia in sordina,soprattutto per le diversità caratteriali .
Ida è una ragazza energica e piena di vita, mentre Midas è prigioniero del passato, schiavo del ricordo del padre, un uomo severo e freddo, morto suicida davanti ai suoi occhi.
Il brutto rapporto con il genitore ha influenzato pesantemente la vita del ragazzo, la paura di essere come lui lo ha reso insicuro e paranoico, una persona che osserva la vita  senza viverla.
L'unica passione di Midas è la fotografia, il mezzo con cui riesce a catturare e osservare l'esistenza, evitando così di farne parte.
Quando incontra Ida per la prima volta, il suo mondo va in frantumi.
Il desiderio di salvarla e la speranza di amarla, riescono a risvegliare il suo spirito, sopito tra troppo tempo, dandogli la spinta giusta per dimenticare il passato.
Curare Ida però, è impossibile. L'unico mezzo che può tenerla in vita e bloccare l'avanzata del vetro, consiste nel sottoporla ad una terapia dolorosissima che renderebbe un inferno i suoi ultimi mesi.
A questo punto, cosa fare? Soffrire per vivere ancora un pò o lasciare che la malattia prenda il sopravvento?
Ho cominciato la lettura carica di aspettative che inizialmente sono state deluse.
La fantasia e l'immaginazione dell'autore sono così vivide che li per lì mi hanno confuso, tanto da non distinguere la realtà dal sogno.
Midas poi, non mi aveva proprio colpito, troppo chiuso e riservato, quasi spaventato di fronte alla vitalità di Ida, un "pappamolle" troppo fragile per affrontare i problemi.
Con l'avanzare della lettura però, ho superato facilmente questi ostacoli. Ho imparato a conoscere l'isola e le sue creature, nonchè i personaggi, uno più strano e complesso dell'altro.
Ho conosciuto il passato di Midas e sono riuscita a capire il motivo delle sue paure e fortunatamente è riuscito a recuperare la mia simpatia.
Un romanzo complesso che nonostante sfrutti un'ambietazione fantasiosa non è per nulla scontato, ne facile da comprendere. I personaggi sono profondi, complessi e sfaccettati, difficili da interpretare.
Ida è sicuramente la persona che mi è piaciuta di più, insieme a Denver, la bimba amica di Midas, decisamente più saggia degli adulti che la circondano.
Ho amato l'atmosfera di questo libro, delicata e malinconica, come una tempesta di neve fuori stagione o un sogno vissuto intensamente, ma che al risveglio lascia un velo d'inspiegabile nostalgia.
Una storia che fa riflettere sull'importanza di cogliere l'attimo, di viverlo intensamente fino in fondo, perchè una volta perso non è possibile tornare indietro e recuperarlo.

VALUTAZIONE FINALE : 3 FATINE E MEZZO

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Buona lettura!

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