sabato 1 febbraio 2014

MI RICORDO UN LIBRO : LA VALIGIA DI HANA DI KAREN LEVINE


Buon sabato amici! Oggi, per la rubrica dedicata ai romanzi più datati che ho letto, ho scelto di parlarvi di un romanzo toccante ed intenso, dedicato alle vittime dell'Olocausto.
 

Titolo: La valigia di Hana
Autrice : Levine Karen
Prezzo: € 10,50
Dati: 2008, 256 pagine.
Editore: Rizzoli  (collana Narrativa Ragazzi)


Trama : Nel marzo del 2000 una vecchia valigia arriva nel piccolo museo dell'Olocausto di Tokyo, in Giappone. Sopra qualcuno ha scritto con della vernice bianca: Hana Brady, 16 maggio 1931, orfana. Chi era Hana? E che cosa le è successo? Fumiko Ishioka, la curatrice del museo, parte per l'Europa, destinazione Praga, sulle tracce di una bambina di tanti anni fa, che possedeva una valigia che è finita ad Auschwitz.

Ho scelto di parlarvi di questo romanzo, perchè lunedì  27 Gennaio abbiamo ricordato uno degli avvenimenti più sconvolgenti della storia dell'umanità ovvero il genocidio di 6 milioni di ebrei, per mano della folle macchina da guerra nazista.
In questo giorno, dedicato alla memoria, ricordiamo che 69 anni fa si aprirono i cancelli del campo di sterminio più abominevole del mondo, simbolo della tragedia : Auschwitz.
La valigia di Hana è una lettura delicata e struggente che riesce a conquistare i lettori fin dalle prime pagine. 

Fumiko è la curatrice di un piccolo museo giapponese dedicato alla Shoa che casualmente riceve un reperto molto particolare : la valigia di una bambina.
Fumiko intraprende un'importantissima ricerca che la condurrà nella vita di una piccola sconosciuta, una delle tante vite stroncate dalla follia nazista.
L'autrice ha utilizzato un metodo singolare e molto delicato per presentare l'olocausto a bambini e ragazzi. 

Attraverso la ricerca apre ai giovani lettori un portale su una delle pagine più tristi della storia umana.
Un racconto velato di tristezza e malinconia che non potrà non toccarvi il cuore.
Una lettura consigliata non solo ai bambini, ma anche ai lettori più maturi che non vogliono dimenticare la tragedia, ma riviverla attraverso il tocco unico e leggero di questa scrittrice.


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