venerdì 13 settembre 2013

INTERVISTA A MIRIAM MASTROVITO : AUTRICE DEL MISTERO DEI LIBRI PERDUTI

Buongiorno amici del Mercatino! Quest' oggi il blog ospita una scrittrice d'eccezione : MIRIAM MASTROVITO.
La talentuosa autrice italiana del fantasy IL MISTERO DEI LIBRI PERDUTI, un romanzo che ho letto da poco e che ho amato dalla prima all'ultima pagina.


Tea Reali è una giovane scrittrice. Sogna di pubblicare il suo romanzo senza scendere a compromessi con editori spregiudicati e attenti solo a chiedere l'inevitabile obolo anche agli autori più promettenti. Un giorno, Tea ottiene un colloquio presso la sede centrale della Wizard Edizioni. I corridoi di quel vecchio edificio sembrano condurre lungo una casa degli orrori, le statue di pietra scrutano con occhi terrificanti, lo stesso editore ha un aspetto sinistro e modi poco rassicuranti. Tea è sul punto di scappare, quando una figura indistinguibile sbuca dal nulla e le sottrae il manoscritto. La ragazza insegue il ladro nei sotterranei della Wizard e perde conoscenza. Si risveglierà così a Biichenland, un regno parallelo in cui vive una comunità di Troll. Nessuno di loro sa leggere o scrivere e i libri, rubati dal coraggioso Adelindo, sono stati scambiati per mattoni. Ora il varco che collega i due mondi rischia di chiudersi definitivamente proprio a causa di una presenza umana. Solo liberare la regina Wakandha dal nefasto Morten potrebbe rompere tutti gli strani incantesimi di quel regno.

Trovate la mia recensione cliccando QUI

Sono stata così contagiata da questo romanzo che non ho resisito nel fare alcune domande a Miriam che gentilmente si è prestata per un'intervista.
Andiamo a conoscere l'autrice e i segreti del suo lavoro ^^


Miriam Mastrovito
Ciao Miriam, benvenuta nel MERCATINO DEI LIBRI FANTASY,


1) PERCHE' NON CI RACCONTI COME E' NATA LA STORIA DI TEA E ADELINDO?
Tempo fa girava in rete una fotografia, ritraeva Bob Young, il fondatore di Lulu, seduto a una scrivania costruita interamente con i libri. I volumi erano resi di magazzino e l’immagine, chiaramente provocatoria, intendeva denunciare un fenomeno tristemente noto: ci sono più scrittori che lettori, gli emergenti non vendono e, soprattutto in Italia, questo dato di fatto è aggravato dalla piaga dell’editoria a pagamento. 
Non ho mai dimenticato quella foto e ho cominciato a fantasticarci su spingendomi oltre. Ho pensato che mettendo insieme tutti i libri abbandonati nei magazzini dei sedicenti editori ci sarebbe stato materiale a sufficienza per costruire ben altro che una scrivania! Pian piano ha preso così forma l’idea di una città costruita completamente con i libri perché i suoi abitanti non hanno più interesse per la lettura e non saprebbero utilizzarli in altro modo.
La mia passione sfrenata per la lettura, il mio amore per il fantasy e per i troll norvegesi hanno fatto il resto.
2) TI SEI ISPIRATA A QUALCUNO O QUALCOSA IN PARTICOLARE?
Come già detto, la prima fonte di ispirazione è stata una fotografia. Per i troll norvegesi, invece, ho fatto riferimento al folklore e ai simpaticissimi “pupazzetti” − prodotti da un’azienda che non menzionerò per non fare pubblicità − e che colleziono da anni. Possiedo diversi troll e a ciascuno ho dato un nome. Scrivendo il libro mi sono divertita a immaginarli vivi.
Di “Editori Wizard”, purtroppo ne ho incontrati parecchi sul mio cammino…
Per il resto ho tratto spunti soprattutto dal mio mondo esteriore e interiore. Per quanto possa suonare strano, visto che parliamo di un fantasy, Il mistero dei libri perduti è un romanzo fortemente autobiografico.


3) IL PERSONAGGIO DI TEA E' QUELLO DI UNA DONNA SOGNATRICE, MA CORAGGIOSA E TOSTA. TI RISPECCHI IN LEI?
La verità è che io e Tea siamo la stessa persona. Escludendo l’aspetto fisico, il nome, l’’età − dettagli con cui ho voluto giocare anche allo scopo di “regalarmi” una maschera che mi facesse sentire meno esposta al pubblico − siamo intercambiabili.


4) L'AMBIENTAZIONE DEL REGNO DI Büchenland E' DAVVERO FANTASTICA. E' STATO DIFFICILE REALIZZARLA INSIEME AI SUOI PERSONAGGI?
Non è stato difficile giacché Büchenland è da sempre dentro di me. Ho solo tentato di descrivere ciò che vedevo perché a Büchenland io ci sono stata davvero.

5) QUAL' E' IL PERSONAGGIO A CUI SEI PIU' AFFEZIONATA?


   Adelindo, senza alcun dubbio. In corso di scrittura è diventato un vero amico al punto che ho sofferto quando ho dovuto separarmene.
   6) HAI IMPIEGATO MOLTO TEMPO PER SCRIVERE IL LIBRO? E' STATO DIFFICILE REALIZZARLO?
Ho impiegato due anni per scriverlo. È stato impegnativo ma non difficile perché mi muovevo su un territorio familiare. Son appassionata di fantasy, di leggende e di creature magiche sin da sempre, per cui non ho dovuto documentarmi su argomenti nuovi per scrivere il romanzo ma semplicemente pescare da un bagaglio che mi accompagna sin dall’infanzia.


7) LA LETTURA E L'AMORE PER I LIBRI E' UN TEMA IMPORTANTE NEL ROMANZO. CHI TI HA INIZIATO ALLA LETTURA E ALLA SCRITTURA? COME E' NATA QUESTA PASSIONE?
Diciamo che è il tema principale.  Quando ho ideato Il mistero dei libri perduti la mia intenzione era proprio quella di scrivere una storia d’amore per la lettura.
Per quanto mi riguarda è un amore che nutro da sempre, penso sia nato con me anche se i miei genitori ci hanno messo lo zampino. Mia madre era una cantastorie impareggiabile; da piccola attendevo con ansia l’ora di andare a letto perché sapevo che sarebbe arrivata lei a raccontarmi una favola per farmi addormentare. Mio padre è stato sempre parsimonioso ma, quando si trattava di comprare libri, non diceva mai di no. Sono cresciuta in una casa piena di libri. Sin da piccolissima li consideravo degli oggetti magici perché mi rendevo conto che quando gli adulti li aprivano e leggevano per me, da quei “contenitori” uscivano storie incredibili! Ho voluto imparare a leggere prima ancora di andare a scuola proprio per poter attingere da quegli scrigni fatati senza dipendere da terzi.
Il mio amore per la scrittura non è che un effetto collaterale del mio amore per la lettura.

8) QUALI SONO I TUOI AUTORI PREFERITI E IL GENERE LETTERARIO CHE PREDILIGI?
Sono una lettrice onnivora e insaziabile al punto che la mia fame di libri rasenta quasi la patologia. Mi innamoro delle belle storie a prescindere dal genere, però ho un debole per il fantasy − più nello specifico per l’urban fantasy alla Gaiman.
L’autore che più amo è Stephen King, ma ce ne sono tanti altri che adoro: Neil Gaiman, Michael Ende, Terry Pratchett, Philip Dick, Stefano Benni…

9) HAI AVUTO DIFFICOLTA' A PUBBLICARE IL ROMANZO? CHE CONSIGLIO DARESTI AD UN ASPIRANTE SCRITTORE? 
Per questo romanzo non ho avuto grandi difficoltà a trovare un editore, anzi ho ricevuto più di una proposta senza richiesta di contributo e ho avuto la possibilità di scegliere. Sulla bontà della mia scelta, oggi nutro qualche dubbio ma… come direbbe Ende, “questa è un’altra storia e si dovrà raccontarla un’altra volta…”
Il mio consiglio per gli aspiranti scrittori: LEGGERE, LEGGERE, LEGGERE. Non si può essere bravi scrittori senza essere grandi lettori.
E poi… tenersi alla larga dagli editori a pagamento perché non portano nulla di buono.

10)  LASCIO LIBERA L'ULTIMA DOMANDA. SCRIVI QUELLO CHE VUOI AI LETTORI DEL MERCATINO.

Ti ringrazio per avermi ospitata. Mi piacerebbe concludere questa piacevole chiacchierata con una citazione tratta dal mio romanzo che ne racchiude un po’ il senso.
«Cosa significa scrivere?»
La donna ci pensò a lungo. Era difficile da spiegare.
«È un modo per fissare i pensieri o le parole, per far sì che non vadano persi o dimenticati. Vedi questi segni?» indicò le lettere tracciate con il rametto. «Ciascuno rappresenta un suono. Chi sa interpretarli, può sapere cosa voleva dire o cosa stava pensando il suo autore quando li ha scritti.»
«Anche dopo tanto tempo? Anche quando quella persona non c’è più?» Adelindo era affascinato.
Tea annuì.
«È come una magia» azzardò lui.
«Sì, è proprio una magia.»
( Il mistero dei Libri perduti)

Ringrazio nuovamente Miriam per la sua disponibilità. Spero che l'intervista vi sia piaciuta, amici lettori.

e come sempre.... Buona lettura!






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